È stato presentato ieri, nella stazione del capoluogo pentro, il primo treno elettrico della flotta molisana acquistato dalla Regione con i fondi del Pnrr. Oltre 500 i posti complessivi, insieme a 8 posti per trasporto biciclette. Ma la novità più importante, in realtà, è un’altra, e cioè che saranno 10 – entro dicembre 2025 – i nuovi treni elettrici come quello in circolazione già da ieri sulla linea Isernia-Roma e come previsto dal contratto di servizio stipulato tra Trenitalia e Regione Molise
Il nuovo treno rientra infatti nell’ampio piano di investimenti complessivi previsti dal Contratto di Servizio sottoscritto nel 2024 e valido fino al 2033, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore dei viaggiatori. Il contratto, dal valore complessivo di oltre 206 milioni di euro, prevede investimenti per oltre 80,6 milioni (dei quali circa 65,2 milioni finanziati dalla Regione Molise e un autofinanziamento complessivo di Trenitalia pari a circa 15,4 milioni) destinati all’acquisto dei nuovi treni elettrici. A fine consegna, prevista per il 2026, la flotta molisana sarà la più giovane d’Italia con un’età media pari a 1,2 anni, spiegano da Trenitalia.
Riciclabile fino al 97% con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti, il nuovo treno elettrico monopiano vanta elevati standard di affidabilità e sicurezza. Tecnologicamente avanzati ed ecologici, i nuovi convogli sono dotati di prese di alimentazione per pc, tablet e cellulari e un’illuminazione a led ottimizzata grazie ai grandi finestrini che consentono un maggiore ingresso di luce naturale. Livello di rumore e vibrazioni sono ridotti al minimo per garantire un viaggio sempre più confortevole.
L’assessore Michele Iorio ha parlato di giornata storica per il Molise: «Come Regione abbiamo acquistato questo primo treno ma il prossimo anno ne arriveranno altri nove grazie ai fondi europei. Credo che sia un risultato notevole. C’è soddisfazione. È una bella giornata, direi storica» – ha affermato.
Per il sindaco di Isernia, Piero Castrataro, ben venga il treno elettrico, purché sia un punto di partenza per rimodulare l’intero sistema: «È senz’altro una buona notizia ma credo che sia anche il momento di mettere un punto e finirla con questo isolamento a cui purtroppo siamo stati costretti da troppi anni» – ha commentato il primo cittadino.
Presente anche Maria Annunziata Giaconia, responsabile della direzione business regionale sviluppo intermodale di Trenitalia: «Il committente che fa le scelte nell’ambito dei servizi da offrire deve tener conto della fattibilità tecnica e nello stesso tempo della copertura economica dei servizi – ha aggiunto -. Quindi le scelte non sono mai facili. Trenitalia ha voluto salvaguardare tutti i servizi cercando di mixare il servizio ferroviario con i bus garantendo comunque tutte le relazioni esistenti per il territorio del Molise».
Ad illustrare le caratteristiche del primo treno elettrico tutto molisano è stato il direttore della direzione regionale Campania presso Trenitalia, Mario Cuoco: «Ricordo che i precedenti treni, quelli fino ad oggi in esercizio, portavano fino a 145 viaggiatori a sedere. Con questo convoglio arriviamo fino a 300. Quindi abbiamo più che raddoppiato la capacità del treno. E con i posti in piedi si può arrivare anche fino a 500 viaggiatori» – ha spiegato.
A prescindere dalla ribalta mediatica per la giornata di ieri, ad ogni modo i disagi per gli utenti restano immutati: «Ho una ragazza adolescente che va a scuola a Campobasso e viviamo a Carpinone dove c’è una fermata del treno, però non passano autobus sostitutivi da quando hanno chiuso la linea – ha raccontato una cittadino -. Quindi io tutte le mattine alle sei e mezza accompagno mia figlia qui a Isernia e la vengo a riprendere quando torna da scuola. Lei paga un abbonamento da Isernia a Campobasso, perché non potrebbe farlo da Carpinone, e in più spendo soldi per la benzina per venire fino a qui, per cui la questione è anche economica, non soltanto di praticità».
L’assessore alle infrastrutture Michele Marone e il delegato ai trasporti della Regione Molise Roberto Di Pardo, pur riconoscendo le difficoltà per il settore, hanno promesso repentini cambiamenti: «Il tratto di elettrificazione fino a Campobasso è quasi terminato – ha spiegato Di Pardo -. Purtroppo ci sono delle interferenze con Enel e con Terna, ne stiamo acquisendo i pareri, quindi presto anche Campobasso sarà servita e il prossimo passo sarà quello di collegarci all’alta velocità verso Benevento. Purtroppo quando aumenta il costo della vita aumenta il costo per tutto, anche per i treni. Sulle corse soppresse, guardando gli orari emerge che c’è una corsa intermedia. Si tratta di scelte che andavano fatte perché la Regione Molise nel 2013-2018 ha lasciato un buco di 41 milioni di euro di debiti con Trenitalia» – ha aggiunto.
«Direi che questo è il punto di partenza per restituire ai cittadini molisani che devono raggiungere la Capitale una mobilità degna di questo nome – ha commentato Marone -, per cui un ringraziamento va al Ministero delle Infrastrutture e a Trenitalia. Con un grande lavoro in sinergia con questo governo regionale si è riusciti a raggiungere questo primo risultato».
Insomma, l’impegno verso un futuro più green si concretizza attraverso tecnologie che riducono consumi energetici e impatto ambientale, rendendo il treno l’opzione di una mobilità sempre più sostenibile. Allo stesso tempo, l’attenzione all’accessibilità è in grado di garantire a tutti un’esperienza di viaggio confortevole e conveniente. L’integrazione con altre modalità di trasporto e l’uso della digitalizzazione sono elementi chiave per garantire un viaggio connesso e agevole, in linea con i bisogni di una generazione in movimento.

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